CAGLIARI. Un premio Nobel per spingere l’Einstein Telescope verso la Sardegna. Sarà il fisico italiano Giorgio Parisi, vincitore nel 2021 della massima onorificenza dell'Accademia reale svedese delle scienze, a guidare il comitato per la candidatura dell’Italia ad ospitare il telescopio sotterraneo per la ricerca sulle onde gravitazionali.
Il decreto di nomina è stato firmato da Anna Maria Bernini, ministra per l’Università e della Ricerca. L’Einstein Telescope, secondo gli scienziati, permetterà di osservare l’universo con una precisione mai raggiunta finora: un’innovazione che potrebbe portare a nuove scoperte nei settori della meccanica di precisione, della metallurgia, dell’ottica dell’intelligenza artificiale. E contribuire a creare centinaia di posti di lavoro.
Un progetto considerato strategico per l’Unione europea e un’occasione unica per la Sardegna che dovrà superare la concorrenza del Limburgo regione al confine tra Olanda, Belgio e Germania. Il sito scelto dall’Italia per ospitare l’osservatorio si trova infatti nella vecchia miniera di Sos Enattos a Lula. Gli esperti sono convinti sia l’area ideale per ospitare l’osservatorio che per captare le onde gravitazionali necessita di luoghi estremamente silenziosi. “L’Einstein Telescope è un progetto di straordinaria importanza. Una grande infrastruttura internazionale che per l’Italia rappresenta un’opportunità strategica non solo per la ricerca scientifica ma anche per l’industria nazionale e per l’economia del Paese”, ha spiegato la ministra Bernini.
Del comitato fanno parte anche l’ambasciatore Ettore Sequi, gli scienziati Marica Branchesi e Fernando Ferroni del Gran Sasso Science Institute e Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).