LANUSEI. Si trovava a Cagliari per festeggiare il Capodanno in una discoteca il ventenne di Tortolì ricoverato in rianimazione all'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei per meningite.
Quello del ventenne di Tortolì è il quarto caso in Sardegna negli ultimi giorni: il 22 dicembre una giovane di Cagliari aveva scoperto di essere stata colpita da meningite dopo una serata in discoteca, tra l'1 e il 2 gennaio altre due persone - un disabile cinquantenne e la sua badante originaria della Romania di 43 anni - erano stati ricoverati d'urgenza al San Francesco di Nuoro. Ieri nuovo caso del giovane ogliastrino, che la notte di San Silvestro aveva deciso di festeggiare il Capodanno in una discoteca di Cagliari.
E mentre sull'Isola si diffonde la psicosi meningite, la Assl di Lanusei lancia la campagna di profilassi e rassicura: "Niente panico". Ecco il comunicato integrale pubblicato dalla direzione Ats della azienda sanitaria ogliastrina.
"Con riferimento al sospetto caso di meningite su un paziente ricoverato nell'Ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, la Direzione ATS ASSL Lanusei precisa che la profilassi antibiotica è rivolta solo a coloro che hanno avuto contatti diretti e stretti con il ragazzo nei 10 giorni precedenti alla manifestazione della patologia. Tali persone sono contattate direttamente dal personale del Servizio di Igiene pubblica della ASSL.
A questo proposito si precisa che nella valutazione di contatto stretto vengono tenuti in considerazione:
a) i conviventi considerando anche l’ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza)
b) chi ha dormito o mangiato spesso nella stessa casa del malato
c) le persone che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con la sua saliva (attraverso, ad esempio baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli)
d) i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca) (fonte Epicentro Istituto Superiore Sanità).
La sorveglianza dei contatti è importante per identificare chi dovesse presentare febbre, in modo da diagnosticare e trattare rapidamente eventuali ulteriori casi ed è prevista per 10 giorni dall’esordio dei sintomi del paziente. Il periodo di incubazione è generalmente 3-4 giorni (da 2 fino a 10 giorni) (fonte Epicentro Istituto Superiore Sanità).
La ATS-ASSL di Lanusei rassicura pertanto coloro che non hanno avuto contatti stretti e diretti con il paziente. In caso di sintomi come febbre e mal di testa le persone che ritengono di essere state in contatto con il paziente possono rivolgersi al proprio medico di medicina generale o alla guardia medica. Per ulteriori informazioni è inoltre possibile contattare il Servizi di Igiene e sanità pubblica della propria ASSL.
Alla luce di quanto sta circolando sui social network in queste ore, in molti casi senza riguardo al diritto della privacy del ragazzo e della sua famiglia, la ATS-ASSL di Lanusei invita a far riferimento per informazioni ufficiali al sito internet: www.asllanusei.it e agli altri siti delle Aree socio sanitari locali ATS".