CAGLIARI. Dopo l'intervento dei carabinieri, richiesto dalle mamme dei piccoli pazienti, al Microcitemico di Cagliari, l'Asgop, l'associazione dei genitori dei bambini di oncoematologia pediatrica, oggi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
"Oggi abbiamo depositato in Procura un esposto in cui si raccontano i gravi fatti occorsi il primo agosto; fatti che hanno spinto le mamme dei pazienti di oncoematologia pediatrica a chiamare i carabinieri, ma anche alcuni dei tanti episodi che hanno preceduto e seguito quella giornata. Infatti è stato il succedersi degli episodi, la mancanza strutturale dell’organizzazione per risolverli che ha portato le mamme al gesto estremo di chiamare le forze dell’ordine per far valere il diritto alle cure dei loro figli", si legge sulla nota di Francesca Ziccheddu, mamma di un piccolo paziente e presidente Asgop.
"La responsabilità dello scempio in cui versa la sanità in Sardegna è sotto gli occhi di tutti ed è solo ed esclusivamente una responsabilità politica. La responsabilità e le colpe sono di chi ha votato la legge di riforma della sanità regionale senza neanche leggerla, senza conoscere le realtà, senza ascoltare i medici che operano in quelle realtà né le associazioni di pazienti coinvolte, di chi ha determinato questo sfascio senza nessuna programmazione organizzativa.
Noi pretendiamo soluzioni, noi pretendiamo un servizio sanitario nazionale funzionante. Noi pretendiamo cure per i pazienti e condizioni di lavoro umane per tutti i medici, infermieri e personale delle strutture ospedaliere. Noi rifiutiamo la logica di dover pagare, cercare strade secondarie, chiedere favori a chicchessia per far valere i diritti che ci vengono negati per pura incapacità o volontà di distruggere un sistema sanitario nazionale per spianare la strada alla sanità privata.
La salute non si compra e non si vende", conclude.