CAGLIARI. "La politica va in vacanza, i tumori no". Sono pesanti e dure come pietre le parole scelte da Francesca Ziccheddu per iniziare la sua invettiva contro la politica, i sindacati e tutti coloro che avrebbero potuto fare qualcosa per salvare il Microcitemico, sommerso dai problemi.
Lei è presidente dell'Asgop, l'associazione dei genitori dei bambini di oncoematologia pediatrica. I genitori, quindi, dei piccoli malati di cancro. E nella sua battaglia si sente sola, se non affiancata da chi vive esperienze simili alle sue. Ne ha per tutti. A partire da chi, in consiglio regionale, avrebbe dovuto discutere dello scorporo del Microcitemico (ora Asl, dovrebbe tornare al Brotzu) e invece ha rinviato il tema a data da destinarsi.
Ecco il suo accorato post.
Non potete voltare le spalle. Io credo che i bambini che stanno affrontando le cure per sconfiggere un tumore meritino delle parole vere, delle parole sincere, innanzitutto delle scuse, ma soprattutto fatti concreti. Io credo che le famiglie che stanno affrontando la doppia battaglia contro la malattia e contro una politica sorda alla richiesta di garantire le cure adeguate meritino che, agli impegni presi, seguano i fatti.
Ancora oggi apprendiamo dai giornali che il Consiglio regionale si è riunito per sostituire un componente ma che non ha voluto affrontare la questione del Microcitemico che slitterebbe a quando? A settembre? Addirittura dopo le politiche?
Da due anni le associazioni dei familiari, la ASGOP (Associazione Sarda dei Genitori di Oncoematologia Pediatrica) e le altre associazioni del Comitato Difendiamo il Microcitemico combattono da sole una battaglia più grande di loro. Nessuna forza politica ci ha sostenuto, nessun sindacato ci ha sostenuto, eppure tutti, tutti sono a conoscenza da due lunghi anni del problema che abbiamo sollevato pubblicamente a mezzo stampa. Ma perché nessuno ha fatto niente per difendere i piccoli pazienti? Perché nessuno ha fatto niente per difendere i medici costretti a lavorare in situazioni rischiose e impossibili? Perché nessuno ha fatto niente anche soltanto per cogliere un’opportunità politica di esserci?
Ecco, cogliere oggi questa opportunità politica, dopo una ennesima denuncia, ha il sapore di opportunismo e il ritardo resta imperdonabile e il vuoto di questi anni incolmabile. Mi riferisco purtroppo anche alla cgil, presente alle primissime assemblee con le associazioni e il personale del Microcitemico. Mi riferisco al fatto che anche recentemente sono intervenuta ad un’assemblea della Camera del lavoro di Cagliari per lamentare un’assenza imperdonabile.
Non immaginate quanto costa parlare della propria vita, metterla in piazza, parlare dell’inferno e raccontare cose tanto smisurate e orribili che agli altri arrivano lontane, inverosimili, che non fanno nessuna presa e cadono nell’indifferenza. Ecco, per questo, per averci costretto invano a parlare delle nostre storie, non vi perdoneremo mai.
- Redazione
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