CIVITAVECCHIA. Boom di sequestri di droga in arrivo dalla Sardegna al porto di Civitavecchia.
Per la Guardia di Finanza, e non solo, la tratta che collega l'Isola con la Capitale ormai è la nuova rotta privilegiata dai narcos.
Dalla Penisola arriva in Sardegna la cocaina, mentre secondo quanto emerge, dall'isola partono sempre più carichi di marijuana, coltivati nella nostra regione, che stanno inondando Roma. Infatti per i finanzieri i coltivatori sardi si sarebbero messi a disposizione delle bande romane consegnando marijuana in cambio di cocaina. Sarebbero emersi contatti tra consumatori sardi e i clan di Primavalle. Tuttavia, per ora i collegamenti per la marijuana sarda a Roma non sono ancora del tutto chiari.
Quello che è certo è che a fine 2021un terzo dei sequestri per droga effettuati in Italia è avvenuto in Sardegna, per questo negli ultimi mesi le Fiamme Gialle del Gruppo di Civitavecchia stanno indagando sul fenomeno in maniera più approfondita con la speciale Squadra Analisi.
A febbraio è stato intercettato l’ultimo, ennesimo, grosso carico: sessanta chili di marijuana trovati a bordo di un furgone appena sbarcato al porto di Civitavecchia. I finanzieri hanno scoperto anche un grande flusso di denaro tra Roma e la Sardegna. In questa prima parte d’estate, finora le Fiamme Gialle di Sassari hanno effettuato oltre 500 controlli transfrontalieri di valuta all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, e sono stati rinvenuti circa 250mila euro non dichiarati, che erano pronti a lasciare l'Isola.
Inoltre per gli investigatori la droga sarda si starebbe dimostrando una valida alternativa a quella di provenienza africana e albanese.
Le indagini si stanno concentrando anche sulle compravendite immobiliari e di terreni in Sardegna per capire quali organizzazioni possano avere investito sulla produzione sarda della marijuana.