SANTU LUSSURGIU. "Prevenzione, mai più, cura del territorio: quante volte sono state pronunciate. Punto e a capo. Di nuovo sirene, allarmi, corse, paura, a cui seguiranno nuove parole, parole e parole. E casa nostra brucia". A un anno dall'ultimo terribile incendio del Montiferru, Santu Lussurgiu ripiomba nell'incubo delle fiamme. Un vasto rogo è scoppiato oggi nella zona di Crastu Tziluria, esattamente dove le fiamme devastarono tutto a luglio del 2021.
Il sindaco di Scano Montiferro, Antoni Flore Motzo, non nasconde la sua rabbia sui social: "Un nuovo schifosissimo rogo che interessa la stessa zona colpita nel 2021. Se qualcuno mi riparla di casualità, di assenza di una regia occulta, lo sputo in faccia. Davvero. A un anno esatto dalla disgrazia che ci ha stuprato l'anima, ecco come viene celebrato l'anniversario della tragedia: con una palese minaccia. "Possiamo rifarlo". "State attenti" Da sardo, da scanese mi vergogno profondamente per la mancanza di palle che ci contraddistingue. La Sardegna è diventata la fabbrica di conigli più grande del mondo. Serve politica, passione, amore. Abbiamo bisogno di coraggio, di persone disposte a battersi per il futuro della nostra terra".
"Torna l’incubo e con esso la terribile constatazione della malvagità e meschinità della mano dell’uomo, che trova soddisfazione nel fare del male agli altri", commenta il sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi, "Le fiamme ora paiono sotto controllo: ringrazio per il tempestivo intervento e impegno tutte le forze umane, mezzi a terra ed aerei in campo. E un avvertimento, lo dico a chiare lettere sin d’ora, sperando che sia innanzitutto un modo per esorcizzare il terrore di un film già visto: bonifiche, bonifiche, bonifiche".