VILLASOR. A un certo punto erano comparse anche le rose. Ma non sono bastate, per gli inquirenti e per i giudici, a trasformare quelle serre in attività produttive agricole. Perché a Villasor, località Su Scioffu, stando ai verdetti, si è consumata una gigantesca truffa: dalla società Twelve Energy erano stati realizzati gli impianti fotovoltaici che avrebbero dovuto garantire l'approvvigionamento energetico per l'agricoltura, ma prodotti della terra pochi e incentivi, incassati, tanti. Oltre 22 milioni di euro, per la Corte dei conti. Che ha condannato i rappresentanti della società Marcello Spano e Mariano Muscas. Il primo è chiamato, con sentenza, a rispondere dell'intera somma, il secondo per la metà.
I giudici contabili avevano già condannato la società. Ora è arrivata la sentenza anche per le persone fisiche che avevano messo in piedi l'operazione. Loro hanno sempre sostenuto, anche in sede penale, che se la produzione ortofrutticola era andata male la colpa era del rischio d'impresa. Gli inquirenti, durante i sopralluoghi, avevano scoperto che in realtà quelle serre non erano adatte per far germogliare quasi nulla. Servivano solo come supporto per i pannelli costruiti per intascare gli incentivi. Irregolari, peraltro, perché secondo i giudici contabili si era fatto ricorso a un aggiramento delle norme, con spacchettamento degli impianti, per eludere una autorizzazione unica che difficilmente sarebbe stata rilasciata. Risultato: il danno erariale da 22 milioni deve essere pagato da Muscas e Spano. Che hanno provato a realizzare la più grande serra fotovoltaica del mondo: è finita male.