VILLAPUTZU. Via il divieto militare, possono tornare i civili. Per l’estate, almeno. La spiaggia di Murtas, pieno Sarrabus, comune di Villaputzu. Un tratto di costa orientale incantevole che per otto mesi all’anno è presidiato da uomini armati per impedire l’accesso, sarà accessibile a chiunque e sarà possibile fare il bagno nelle acque cristalline.
Succederà dal primo giugno al 30 settembre. Poi nuovo stop e su la barriera con le stellette: perché lì accanto c’è il poligono interforze del Salto di Quirra, ci sono le esercitazioni e le sperimentazioni.
La spiaggia ricade in territorio di servitù: campana di sicurezza, la chiamano, per evitare incidenti mentre nel poligono si sperimentano missili e motori per i razzi destinati allo spazio.
L’accordo Difesa-Regione, per l’estate, prevede la riapertura. Lì come alle Sabbie bianche, in territorio di Sant’Anna Arresi. Nel Sulcis viene liberata solo una parte di quelle dune, perché lì restano i militari a sbarrare il passaggio verso il poligono di Teulada. Dove non è che d’estate non si spari più, solo si usano armamenti leggeri e non le bombe esplose in questi giorni di Mare aperto 2022, la più grande esercitazione della Marina militare.
A Villaputzu questa mattina il sindaco Sandro Porcu ha effettuato il sopralluogo, perché turisti e bagnanti trovino una spiaggia di Murtas accogliente.
"Tutti gli anni cerchiamo di potenziare i servizi compatibilmente con le esigenze di bilancio che purtroppo per il nostro Comune sono sempre ristrette", dice il sindaco di Villaputzu Sandro Porcu.
"Ci saranno le postazioni dei bagnini nel litorale, poi è previsto il servizio di pulizia della spiaggia, il posizionamento di mini isole ecologiche e l'installazione di bagni mobili", aggiunge.
Non c’è solo la spiaggia di Murtas, gli ettari di territorio sardo sotto vincolo di servitù militare sono oltre 35mila, secondo i dati riportati sul sito ufficiale della Regione Sardegna (QUI IL LINK).
In occasione delle esercitazioni viene interdetto alla navigazione, alla pesca e alla sosta, uno specchio di mare di oltre 20mila chilometri quadrati, una superficie quasi pari all'estensione dell'intera Sardegna.
Sull'Isola ci sono poligoni missilistici (a Perdasdefogu), per esercitazioni a fuoco (Capo Teulada), per esercitazioni aeree (Capo Frasca), aeroporti militari (Decimomannu) e depositi di carburanti (nel cuore di Cagliari) alimentati da una condotta che attraversa la città, oltre a numerose caserme e sedi di comandi militari (di Esercito, Aeronautica e Marina).
Si tratta di strutture e infrastrutture al servizio delle forze armate italiane o della Nato.
Oltre alle servitù militari “ordinarie” ogni anno vengono interdette altre spiagge per via della maxi esercitazione Mare Aperto 2022, organizzata dalla Difesa, quella che quest’anno è in corso quest’anno fino al 27 maggio e vede impegnate diverse navi da guerra e non solo. Per l’occasione sono state chiuse 17 aree costiere in tutto, dal Poetto a Villasimius fino a Porto Pino (QUI LA NOTIZIA).
- Tatiana Picciau
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