CAGLIARI. Il reparto di Ortopedia e traumatologia del Santissima Trinità rischia "l'implosione". L'allarme viene lanciato dal direttore dell'ospedale, Sergio Marracini, che ha inviato una lettera ai vertici dell'Asl di Cagliari affinché adottino "un intervento urgente" per rimediare. Perché con l'estate, e il conseguente aumento di incidenti, si rischia il caos.
Ancora una volta, pare, è colpa del virus. O, meglio, del long Covid che affligge il sistema sanitario, finora incapace di riorganizzarsi dopo le ondate pandemiche.
La Regione, con una delibera del 7 aprile, ha ridisegnato la rete per l'assistenza dei contagiati che necessitano di cure. Lo schema, sulla carta, era semplice.
In sintesi: siccome si è registrato un pesante rallentamento dei servizi a tutti i pazienti non Covid, era stato stabilito che tutti gli ospedali si dotassero di posti letto per ospitare i positivi, che sempre più spesso entrano in reparto per altre patologie ma sono "condannati" all'isolamento da un tampone, anche se asintomatici. I loro ricoveri sono stati definiti "inappropriati" dall'assessore alla Sanità Mario Nieddu.
A leggere la missiva di Marracini, non succede, in particolare con i pazienti "traumatizzati ortopedici", che finiscono tutti al Santissima Trinità. Dove, si legge, "la struttura di Ortopedia è impegnata da due anni con lo stesso numero di risorse" a trattare positivi e no. E ancora oggi il personale "è costretto a sedute operatorie che non lasciano tregua". Conseguenza? L'implosione, con il pericolo dell'estate alle porte quando, "come è ben noto", scrive Marracini, "si registra un forte aumento dei pazienti traumatizzati".
Insomma: o la Asl interviene o la bella stagione non farà altro che peggiorare una già difficile situazione negli ospedali cagliaritani.