CAGLIARI. È stata una grande festa per Cagliari quella di ieri. Dal primo maggio per il governo ha decretato un passo verso la normalità con l’addio al green pass se non in alcuni contesti, e un obbligo di indossare la mascherina che decade quasi ovunque. Solo quella Ffp2 si deve indossare nelle strutture sanitarie, rsa, hospice, e in quelle residenziali per anziani.

In concomitanza per il capoluogo della Sardegna è stata una  giornata di rinascita: preso  d’assalto per la festa di Sant’Efisio. La sagra numero 366 è tornata in presenza dopo due anni dominati dalla solitudine della pandemia. E anche il Bastione è tornato a vivere con una grande festa soprattutto per i giovani.

“Siamo felici e speriamo e pensiamo che possa essere il primo giorno di un inizio di una stagione positiva per tutta la città e per riconquistare quella libertà che in questi anni non abbiamo potuto vivere”, dice il sindaco Paolo Truzzu. L’afflusso dei turisti c’è. “Già da una ventina di giorni, sembrerebbe importante”, sottolinea Truzzu, “sentiamo tante voci in città che non sono sarde, significa che la città continua a riscuotere interesse, d’altra parte lavoriamo anche con la Regione per incentivare una serie di attività congressistiche che possono poi portare una presenza in città importante”.

E come detto, da ieri vige un quasi “liberi tutti”. Ma il primo cittadino continua a ribadire: “Continuiamo a vivere la nostra vita e cercare di convivere con il virus perché non si può stare chiusi in casa, questo non significa che possiamo fare proprio tutto tutto, ci vuole sempre un po’ di prudenza e di attenzione soprattutto quando ci sono grandi assembramenti.”