CAGLIARI. Da sede per la donazione del sangue a centro polifunzionale. Succede a Sestu tra la via Piave e la via Gorizia, dove dal 2004 opera l’associazione Avis. Prima era un bar fatiscente, poi lo stabile è stato trasformato in un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono donare il sangue.
Il contratto d'affitto è scaduto due anni fa, la richiesta per la proroga c’è stata, ma il Comune ha intenzione di trasformare quello stabile con i soldi del Pnrr.
“Rispettiamo le decisioni dell’amministrazione comunale, ma ciò che chiediamo è solo la certezza”, spiega la presidente Francesca Carta, “non sappiamo ancora quando arriverà lo sfratto e neanche se esiste un immobile con le caratteristiche e criteri giusti, molto stringenti, imposti per la realizzazione di un centro prelievi. La nostra sindaca ci ha dato la disponibilità per trovarci un’altra sede”.
L’iter sarà comunque lungo. Serve un accreditamento e la burocrazia c non agevola. Solo per fare un esempio: Capoterra ha il suo centro da un anno e mezzo, ma non è operativo, manca proprio l’accreditamento.
“Il rischio è che quindi si debba tornare all’autoemoteca con le donazioni dimezzate”, precisa la Carta, “oggi riusciamo ad avere anche mille donatori all’anno, prima, quando non avevamo una nostra sede, erano appena circa 300”.