CAGLIARI. Quattro chili di polpa di riccio conservata illegalmente senza etichettatura e tremila ricci di mare sottomisura. È il bilancio degli ultimi controlli del Corpo forestale di Cagliari, nel mese di aprile, su ristoranti, pescherie e banchetti stradali, tutti concentrati nell’agglomerato urbano del capoluogo. Su 33 attività sono state accertate 8 violazioni, corrispondenti a 12mila euro di sanzioni.
Nella maggior parte dei casi le violazioni si riferivano a: mancanza di tracciabilità, mancanza di etichettatura, pesca di esemplari sottomisura e contraffazione di prodotti destinati al consumo.
I tremila esemplari di ricci sottomisura sono stati subito reimmessi in mare. L'operazione si inquadra nel complesso delle attività di controllo operata dal Corpo Forestale sulla filiera del pescato del riccio di mare. Il prelievo eccessivo, che ha impoverito gravemente gli ecosistemi, ha determinato l’imposizione del divieto di pesca e commercializzazione dal 15 di aprile per i prossimi 3 anni, sulla base della legge regionale.