CAGLIARI. Per fare l'agente della Forestale in Sardegna ci vuole il fisico. E chi ha più di 30 anni non ce l'ha. Lo ha stabilito il Tar della Sardegna, che ha rigettato il ricorso presentato da un manipolo di aspiranti ranger che avrebbero voluto partecipare al concorso della Regione per la selezione di "78 unità di personale da inquadrare nell'area A - Livello retributivo A1 - Agente del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Autonoma della Sardegna", indetto a ottobre dell'anno scorso.
Tra i requisiti, uno in particolare ha sollevato le polemiche: chi partecipava al bando doveva “avere un'età compresa tra i 18 e i 30 anni alla data di scadenza del termine per la presentazione della candidatura, fatte salve le elevazioni ed esenzioni di legge", si legge, " e il limite di età è da intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compimento del trentesimo anno di età".
Un limite illegittimo, secondo i ricorrenti, assistiti dall'avvocato Claudio Caiffi, perché secondo loro sarebbe, tra le altre cose, una violazione della “parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”.
Ma i giudici amministrativi la pensano diversamente. nella sentenza si legge che per che si concretizzi "qualunque forma di patologica discriminazione occorre che il trattamento deteriore subito dalla vittima non trovi giustificazione in significativi valori di rilevanza ordinamentale". Ma nel caso del ranger della forestale, in sintesi, visto che affronta il fuoco, non c'è. Perché, scrivono i giudici, "l’esigenza di individuare un limite di età, assai rigoroso, si ricollega alla peculiarità delle mansioni attribuite a tale categoria di dipendenti regionali, che ictu oculi richiedono particolare vigoria fisica".
Il Tar poi fa riferimento ad altri lavori giudicati simili, come l'agente di polizia: in quel caso il limite per l'accesso è 26 anni, anche più basso. Trenta, per i giudici, sono quindi troppi.