CAGLIARI. Un'aula occupata, una festa non autorizzata. E nella facoltà di Studi umanistici arrivano i carabinieri. C'è alta tensione fra gli studenti e il preside Rossana Martorelli: nei giorni scorsi è stato affisso in bacheca un documento che vieta qualunque manifestazione notturna negli spazi di Sa Duchessa. "Dopo le 22", si legge, "è vietato l'accesso e l'utilizzo dei locali e degli spazi della Facoltà per manifestazioni non autorizzate. In caso di violazione verranno ritenuti responsabili gli organizzatori".
Una minaccia che non ha spaventato gli animatori delle iniziative che appartengono al collettivo universitario Cua Casteddu. Che venerdì notte hanno fatto regolarmente svolgere l'appuntamento di autofinanziamento fissato da tempo. Solo che nel cuore della serata negli spazi dell'Università sono comparse due auto dei carabinieri "fatte entrare da qualche guardia giurata. "Non ci siamo fatti intimidire dal comunicato in questione e che la serata si è svolta nella sua interezza, con un esito molto positivo", si legge in una nota, "Una sola la nota stonata: a un certo punto durante la serata due volanti dei Carabinieri sono entrate dentro la facoltà (grazie all’apertura dei cancelli da parte di una guardia giurata). I militari si sono fermati all’interno dello spazio universitario e dopo aver preso visione della situazione della serata e dei 300 presenti, si sono allontanati. Troviamo però gravissimo non tanto l’arrivo delle forze dell’ordine quanto il fatto che siano entrati dentro l’università: questo non può essere fatto senza il consenso del Magnifico Rettore".
I ragazzi non si fermano: "Comunque stiano le cose, il collettivo continuerà a proporre le sue iniziative all’interno delle mura dell’Università. Crediamo anzi che questo sia solo l’inizio di un percorso, che gli spazi sono dovuti agli studenti e se sono negati, allora saranno presi. Per una università aperta, propria di chi la vive, degli studenti".