CAGLIARI. La Regione conferma gli impegni presi dalla precedente giunta “ma se le opere non vanno avanti non dipende da noi”. Parole dell'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino, pronunciate ieri durante la discussione sulla legge Finanziaria. “Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo”. Questa, invece, è l'affermazione di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, in consiglio comunale, il 30 novembre scorso. Insomma: Regione e Comune dichiarano che la parte pubblica ha fatto la sua parte per la realizzazione del nuovo stadio del Cagliari. Andando per esclusione, il fatto che si giochi tra i tubi Innocenti e che il Sant'Elia sia un rudere pietoso, è colpa della società di Tommaso Giulini.
Le varianti sono state approvate, il progetto per la nuova casa rossoblù però non arriva. Dove si è incastrato il procedimento per un impianto che, stando agli annunci passati, dovrebbe già sentire riecheggiare i boati a ogni gol? Tradotto: doveva essere già finito. Non si sa nemmeno quando e se verrà realizzato.
Il governatore Christian Solinas, a settembre, aveva assicurato che la Regione avrebbe fatto la sua parte. Nella pratica, da viale Trento dovrebbero arrivare 30 milioni che dovrebbero compensare i mancati introiti derivanti dallo stop alla realizzazione del centro commerciale, deciso in Comune.
Ma nella Finanziaria in corso di approvazione quelle risorse non ci sono. Per questo il tema è stato sollevato in consiglio regionale. Lo ha fatto Piero Comandini, del Pd, chiedendo che la Regione si pronunciasse sul futuro dello stadio. Gli ha fatto eco l'ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che dopo aver ripercorso la travagliata storia delle autorizzazioni, ha aggiunto: “L’iter era praticamente concluso, poi la nuova Giunta ha stravolto il progetto in corso d’opera, con i relativi problemi di oggi”. Per Zedda è stato “Truzzu a creare una follia”
L'assessore Fasolino ha provato a rassicurare tutti: sul Cagliari calcio, ha detto, sono stati confermati “gli impegni presi dalla precedente giunta ma se le opere non vanno avanti non dipende dalla Regione. Se il progetto meriterà”, ha assicurato, “saranno stanziate anche altre risorse visto che stiamo parlando della nazionale dei sardi, non di un semplice club”. Che, intanto, non ha casa. E, al momento, nemmeno un progetto. Il mistero s'infittisce.