CAGLIARI. Ci sono gli irriducibili: quelli che scendono in piazza gridando alla dittatura e a invocare di rispetto della Costituzione, come successo con i trecento che si sono trovati questa mattina al porto di Cagliari. Ma ci sono anche coloro che, finora scettici o contestatori, hanno deciso di fare la prima dose di vaccino perché le regole imposte dal governo per loro sono diventate troppo stringenti.
Dopo l'ultimo decreto sono state 2.030 le prime dosi somministrate in Sardegna il 7 gennaio (ultimo giorno per il quale è disponibile il dato consolidato). Di queste, 910 erano di Pfizer pediatrico. Quindi restano 1020 no vax che si sono presentati per la prima iniezione, oltre un anno dopo l'inizio della campagna vaccinale. Un numero doppio rispetto alla media delle giornate precedenti, quando si viaggiava al ritmo di poco più di 500 prime dosi tra gli adulti.
Un incremento comunque basso, se si considera che 74.760 over 50 sardi (obbligati al vaccino per decreto) "resistono" ancora. Si contano ben 10.750 over 80, 12.362 tra 71 e 80 anni, 19.734 tra 61 e 70 e addirittura 31.914 over 50 (con meno di 60 anni).
Non decolla come qualcuno si aspettava la campagna vaccinale per i bambini tra i 5 e gli 11 anni: è aperta da metà settembre e sono state iniettate poco più di 10mila dosi. Restano scoperti circa 70mila bimbi appartenenti a quella fascia di età.