CAGLIARI. Sul fatto che la variante Omicron sia arrivata in Sardegna non ci sono dubbi;: il virus, nella sua mutazione più veloce a replicarsi, è stato sequenziato su cinque tamponi, con certezza, mentre per un'ulteriore decina si attende la conferma. Ma ha già espresso tutta la sua capacità di contagio? Dai numeri sembrerebbe di no. O meglio: al momento, anche se si registra un costante aumento delle positività riscontrate, la curva epidemica sta seguendo esattamente l'andamento dello scorso anno. Di più: i numeri del picco in questo 2021 sono più bassi.
Il record di contagi registrati in una sola giornata in Sardegna risale al 13 dicembre del 2020: erano stati 633. Il trend giornaliero si attestava fra i 300 e i 400 casi al giorno. E l'Isola, come tutta Italia, si apprestava a vivere le giornate di festa in zona rossa: tutti chiusi in casa e coprifuoco.
Oggi i nuovi casi sardi sono stati 470, risultato di una progressione costante verso l'alto. Con poco più di 4300 persone testate: significa che più di una su dieci era positiva. Il quadro epidemiologico, quindi, che finora era il medesimo dello scorso anno, rischia di andare verso un peggioramento. Anche a causa dell'arrivo massiccio di Omicron.
Il quadro rispetto all'anno scorso cambia, e molto, se si guarda ai dati che arrivano dagli ospedali. Con 331 casi registrati in una giornata, nel 2020 si avevano 9 morti, 41 pazienti in terapia intensiva e ben 498 ricoverati con sintomi. Oggi i pazienti gravi sono 11 e 131 quelli in area medica. Le vittime sono state due.
Mentre oggi in quarantena in casa perché positivi accertati, alla vigilia di Natale, ci sono 4587 sardi.