CAGLIARI. "Non esiste alcuna prospettiva di cambio dell'assetto societario: la collaborazione con gli altri scali sardi deve essere cercata attraverso accordi commerciali, per fare fronte comune sul mercato mondiale". Era il 30 dicembre 2020: il presidente della Camera di commercio di Cagliari - e ora anche di Oristano - rispondeva così alla domanda sull'eventualità di privatizzazione dell'aeroporto di Cagliari (qui la notizia).

Gli attuali azionisti Sogaer
Già allora si parlava del possibile ingresso di F2i, fondo gestito dalla Cassa depositi e prestiti, nell'assetto azionario della Sogaer, società di gestione dello scalo cagliaritano ora controllata per oltre il 94% dalla Camera di commercio. L'acquisizione di Olbia e Alghero era cosa fatta, ormai, e c'era da capire quale sarebbe stato il destino del principale aeroporto della Sardegna, che aveva chiuso il bilancio in profondo rosso a causa della pandemia.
Ora che il virus non sta più lasciando a terra gli aerei, qualcosa si muove ai piani alti del palazzo del Largo Carlo Felice a Cagliari. La giunta camerale guidata da De Pascale il 20 dicembre, in linea con quanto dichiarato l'anno scorso, ha approvato una delibera conferisce al presidente della Sogaer un "mandato esplorativo per valutare possibili percorsi di collaborazione, sinergia o integrazione con le società di gestione degli altri aeroporti di rilevanza nazionale della Sardegna". Le ipotesi in campo, quindi, sono: accordi commerciali o fusione.
La Camera di commercio, si legge nel provvedimento, seguirà "l’evolversi del confronto, riservandosi di assumere ogni decisione al termine dello stesso, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia avendo come obiettivo di riferimento lo sviluppo socio-economico del territorio".
I vertici Sogaer, il 17 dicembre, avevano chiesto alla Camera di commercio di iniziare un percorso per "individuare un advisor legale e finanziario per la verifica delle condizioni di convenienza e fattibilità tecnico-giuridica di un possibile progetto di accorpamento tra le tre società di gestione degli scali sardi". Ora c'è il via libera.