CAGLIARI. I reflui fognari del Cacip finiscono nella laguna di Santa Gilla. E il Comune di Cagliari diffida il consorzio industriale: quella perduta deve essere bloccata subito e per sempre. È un’emergenza ambientale quella delineata nell’ordinanza firmata dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e recapitata ai vertici del consorzio di Macchiareddu, il presidente Tore Mattana e la direttrice generale Anna Maria Congiu.
Si legge che da una tubatura che corre attaccata al ponte della Scafa si registra “una ingente fuoriuscita di liquami dalla conduttura fognaria”. Il fenomeno è stato accertato da un sopralluogo della Forestale. Che ha inviato una informativa. Abbanoa si è chjamata fuori, indicando nel cacip il gestore del sistema. Ed è emerso che “su tale linea fognaria confluiscono i reflui delle 15 utenze presenti nel Villaggio Pescatori, di tutto il Porto Industriale, delle utenze produttive dell’area “Remosa” e del complesso di Tiscali mediante impianto di sollevamento con immissione nella rete fognaria cittadina gestita con innesto nella Via Riva di Ponente”.
Insomma: ci finiscono le acque delle fogne che servono migliaia di persone, che finiscono direttamente tra mare e laguna. Il provvedimento del sindaco è perentorio: impone al Cacip si risolvere il problema entro trenta giorni, Per evitare che l’inquinamento continui.