CAGLIARI. La Sardegna non vola con le terze dosi di vaccino, ma superano di gran lunga le prime che vengono somministrate a no vax o scettici che si sono lasciati convincere: il rapporto è di circa 9 a 1.
Da quando è stata aperta la campagna per dosi aggiuntive e di richiamo, nell'Isola si sono contate (dato fino a ieri) 65.299 inoculazioni, soprattutto tra gli over 80. La Sardegna, rispetto alla popolazione sopra i 60 anni, ha coperto con il "richiamo" il 12,3% dei potenziali riceventi, contro una media nazionale del 15,6.

E se questo sistema sta entrando a regime, intervenendo su soggetti che sono già convinti dell'efficacia del vaccino, arranca invece quello che dovrebbe portare i no vax a iniziare un percorso di protezione immunitaria contro il Covid. Da lunedì a venerdì sono state somministrate appena 2.346 prime dosi, con un ritmo di 496 al giorno.
Meglio di niente, ma non abbastanza: risultano ancora non vaccinati duecentomila sardi con più di 12 anni. E se è vero che in ospedale a Cagliari ci sono più pazienti con doppia dose che no vax (e qui se ne spiegano le ragioni), è altrettanto vero che in terapia intensiva ci sono solo quelli che negano l'efficacia del vaccino.