CAGLIARI. Ci sono vicende (all'apparenza) piccole e collaterali che, quando ci sono di mezzo enti pubblici e bilanci da far quadrare, portano a grandi contenziosi. È il caso della gestione delle Camere provinciali dell'artigianato e dell'albo delle imprese del settore.
Nel 1995 il compito era stato affidato dalla Regione alla Camera di commercio, con spese tutte a carico della Regione: ogni anno doveva essere erogato l'acconto del 50% dei costi e, entro 60 giorni dal versamento, era previsto il pagamento del conguaglio per l'esercizio precedente. Tutto è filato liscio, fino al 2008, quando la Regione ha iniziato a pagare solo parte degli acconti e a non versare il resto.
Alla Camera di commercio di Cagliari (accorpata con quella di Oristano), anche su pressione dei revisori dei conti, si sono messi in fila i versamenti non effettuati. Risultato: la Camera di commercio vanta un credito di 3.483.595,57 euro. E adesso l'ente guidato da Maurizio De Pascale porta in tribunale la Regione, per ottenere la somma. Per questo ha affidato l'incarico a un avvocato, Matilde Mura, che dovrà avviare la causa milionaria.