QUARTU. Anfore, ciotole e vasi greco-romani del IV secolo d.C. che, se immessi nel mercato nero, avrebbero potuto fruttare circa 200mila euro. È quanto hanno trovato gli investigatori della Squadra di P.G. del Commissariato nel corso di una perquisizione locale nei confronti di un collezionista quartese, pescatore. È scattato così il sequestro di vari oggetti di interesse archeologico non censito, tra cui quattro anfore della misura di cm. 110/120 cm, quattro brocche, cinque ciotole, un vaso e una pentola.
I beni di assoluto valore storico, sottoposti preliminarmente al vaglio Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana della Città di Cagliari, risalirebbero al IV secolo D.C. e sarebbero di fattura greco - romana. Sono in corso ulteriori approfondimenti per cercare di individuare la provenienza degli stessi, certamente recuperati in aree marine allo stato ignote.
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio è stata incaricata dall’Autorità Giudiziaria ai fini della valutazione del valore storico artistico dei beni. Il detentore, privo di precedenti penali, è stato indagato per ricettazione e per possesso di beni culturali di interesse storico appartenenti allo Stato.