CAGLIARI. Tutti i protagonisti si sono affrettati a spiegare che "si è trattato di un malinteso". La presidenza della commissione Sanità del consiglio regionale ad Antonio Mundula di Fratelli d'Italia, nominato dopo il vuoto lasciato da Domenico Gallus, passato dall'Udc al Psd'Az, ha fatto andare in fibrillazione la Lega: il Carroccio non ha votato, "perché non ci hanno consultato", aveva sbottato a caldo il capogruppo Dario Giagoni. Che era arrivato a non far presentare il suo assessore, Mario Nieddu, alla seduta convocata da tempo.
Una salita sull'Aventino durata auna giornata, fino all'incontro dei capigruppo avvenuto ieri sera. "Malinteso", è stata la voce comune. Intanto però la Lega - primo partito in consiglio regionale dopo le elezioni - è rimasta fuori dalla commissione in virtù di un accordo tra l'intergruppo centrista - nato dall'accordo tra Udc, Riformatori e Forza Italia, con 13 consiglieri - e partito dei quattro mori, che durante la consiliatura ha aumentato il suo peso in aula. Il messaggio, lanciato con il "malinteso", sembra abbastanza chiaro: equilibri cambiati, tre assessorati alla Lega sono troppi.
E i rimpasto parla il capogruppo sardista Franco Mula, all'indomani di quello che non vuole chiamare "blitz" in commissione. “La nomina di Mundula è il frutto di un veloce giro di consultazioni che si è rivelato molto efficace, sbloccando una situazione che non poteva restare irrisolta, lasciando ingessato un organo consiliare così importante". Chi ha orchestrato la mossa? Mula spiega che "ieri mattina io e il collega Giorgio Oppi ci siamo confrontati approfonditamente e abbiamo concordato sull’urgenza di affrontare la questione. A seguire, ho consultato gli altri colleghi. Ciò che conta è il risultato: finalmente la commissione ha un presidente. Il fatto che sia sfuggito qualche passaggio", ossia quello con la Lega, "è solo un malinteso che è già stato chiarito". Malinteso, appunto.
Tanto che Mula ribadisce che "non c’è nessuno strappo con la Lega, si va avanti uniti e compatti – prosegue Mula – verso l’approvazione della legge Omnibus. Da lì, ripartiremo con nuova linfa e con il rilancio dell’azione di governo, attraverso un rimpasto vero, non di facciata, in cui, naturalmente, rientreranno anche le presidenze delle commissioni. Tutto andrà rivisto alla luce dei nuovi assetti, ma noi ci atteniamo alle decisioni del presidente Solinas, che farà sintesi. Sarà un segnale importante per i sardi, che ci chiedono e si aspettano azioni incisive e risposte concrete".