CAGLIARI. “Un sistema sanitario che ha retto nonostante la pandemia, offrendo ai cittadini un servizio di alto livello nonostante le gravi carenze di organico"Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, che oggi ha tenuto una conferenza stampa insieme all’assessore della sanità Mario Nieddu, al direttore generale Marcello Tidore e al commissario Ats Massimo Temussi.
Il fulcro di tutto è la riforma sanitaria che dovrebbe essere operativa a partire da gennaio. E accanto al percorso di riforma, la Regione cerca di porre rimedio a quello che sembra il problema più grande: la carenza di medici. Trenta milioni di euro sono stati destinati alle borse di specializzazione per 253 nuove borse di area medica e non medica ( nel 2019 erano 29). Ma in totale si prevedono 5127 assunzioni.
“Abbiamo fatto un piano del personale per il 2021/2023 e andiamo a coprire il turn over che negli ultimi 10 anni non è stato coperto”, ha detto il presidente Solinas ricordando anche l’intervento per l’abbattimento delle liste d’attesa, “ci sono 20 milioni di euro, mentre 11 per il comparto sanitario convenzionato, inoltre abbiamo potenziato il tetto di spesa per rsa, e fatto deroghe che hanno consentito alle Usca di operare su diversi fronti”. Intanto il problema della carenza di medici di medicina generale soprattutto nei piccoli territori c’è. Chi vince un concorso oggi rifiuta il posto, ma anche per questo problema si è cercata una soluzione. “Su alcune sedi abbiamo medici che rifiutano l’assegnazione o che una volta assegnati si dimettono e vanno via”, precisa Solinas. “Abbiamo bandito 170 sedi carenti con un primo bando e 244 con il secondo”, aggiunge l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, “oltre 700 i medici iscritti alla graduatoria, se ne coprissimo una buona parte il territorio avrebbe un sollievo. Questa mattina abbiamo chiuso il comitato consuntivo con i pediatri di libera scelta e abbiamo cercato soluzioni alternative come quella di abbassare il numero minimo di bambini 0/6 anni. Abbiamo bandito due corsi di medicina territoriale, non tutti accettano però la contrattualizzazione”. E chi rifiuta le sedi assegnate deve ripetere il concorso.
“C’è un finanziamento di 13 milioni da impiegare per l’incentivazione del personale che andrà a operare nelle sedi disagiate. Chi rifiuta una sede attribuita viene escluso dalla graduatoria”. Ma ci sono anche 141 milioni di euro per un piano triennale di ammodernamento. Intanto nell’Isola i pazienti fragili attendono la chiamata per la somministrazione della terza dose di vaccino. “In teoria poteva partire anche ieri perché abbiamo dato mandato alle aziende ospedaliere di cominciare a vaccinare anche da subito i loro pazienti fragili”, precisa il numero uno della sanità in Sardegna, “ma la piattaforma di poste non era disponibile all’aggiornamento, quindi partiremo il 27 di settembre”. Pochi giorni prima invece nel capoluogo si terrà una grande manifestazione con sindaci e residenti dei piccoli territori soprattutto del centro della Sardegna che arriveranno a Cagliari per far sentire la loro voce. L’appuntamento è per venerdì 24 settembre alle 9 davanti alla Basilica di Bonaria per poi proseguire verso via Roma con sosta di fronte al palazzo della Regione. Si chiedono risposte sulla situazione sanitaria di tutto il territorio del centro Sardegna ritenuta “gravissima” dai promotori dell’iniziativa.
- Monica Magro
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