CAGLIARI. Doveva essere un'amichevole, è finita con una denuncia e un referto di trenta giorni di cure la partita disputata ieri sul campo di San Giovanni Suergiu tra Fermassenti e Antiochense.
I carabinieri del radiomobile di Carbonia sono intervenuti al pronto soccorso dell'ospedale Sirai dopo essere stati allertati dal medico di turno, che ha l'obbligo di segnalazione alle forze dell'ordine quando si trova ad avere a che fare con pazienti le cui presenza in ospedale potrebbe essere collegata alla commissione di un reato.
E ieri c'era un quarantaduenne col volto tumefatto: ha raccontato di aver ricevuto una testata sul naso da un avversario di 45 anni alla fine del match.
Al di là di possibili provvedimenti della giustizia sportiva, spiegano i carabinieri, "quanto avvenuto integra i reati di percosse e lesioni che anche se compiuti all'interno di una struttura sportiva costituiscono reato. Le testate sul naso volontarie tra l'altro non sono contemplate neppure nelle arti marziali e sarebbero passibili di essere perseguite anche in quegli sport".