CAGLIARI. “Abbiamo scelto piazza Garibaldi perché riteniamo che sia il cuore pulsante della città, e insieme a uno spettacolo teatrale vogliamo dire che con la vaccinazione possono ripartire anche attività culturali e artistiche”. Così Maurizio Marcias, responsabile dell'organizzazione dell'hub della fiera di Cagliari, in vista della nuova iniziativa dell’Ats prevista per questa sera, dalle 18 alle 23, chiamata “It’s open night&day”.
Il fatto che piazza Garibaldi sia stata il punto di ritrovo dei no vax nel weekend da un po’ di tempo a questa parte quindi non c’entra. “Non l’abbiamo scelta in termini provocatori, non ci interessa nessun derby”, tiene a precisare Marcias mentre assiste alle ultime operazioni prima dell’apertura alle vaccinazioni delle 18. Nessuna prenotazione, basterà la tessera sanitaria e un documento d’identità, in questo modo chi ancora non ha provveduto a prenotare, potrà direttamente farsi inoculare la prima dose. E si spera che siano soprattutto gli over 40, perché l’Isola ha difficoltà a raggiungere quella fascia d’età, mentre i più virtuosi risultano i giovanissimi, quelli tra i 12 e i 19 anni. “
È tra le prime regioni d’Italia, quindi auspichiamo che quarantenni e cinquantenni non vaccinati vengano in piazza Garibaldi”, dice Marcias, “ci attendiamo un successo come quello che abbiamo potuto vivere qualche settimana fa alla Fiera, pensiamo di raggiungere almeno mille persone”. In piazza ci sarà anche Ferai Teatro scelta dall’Ats per far capire che insieme al siero anticovid può ripartire anche il settore culturale e artistico. Questa sera comunque in piazza di sicuro ci saranno circa cinquanta operatori sanitari e una trentina di volontari.
Le iniziative dell’Ats sono sempre di più, l’immunità di gregge si dovrebbe raggiungere entro la fine di questo mese. E ogni occasione è buona per rivolgere un appello. “Invito tutti a riflettere su questa opportunità”, ha detto Marcias rivolgendosi a tutti i vaccinabili, “oggi, più del 90 per cento dei pazienti ricoverati sono soggetti non vaccinati, cercheremo di raggiungere entro fine settembre l’immunità di gregge”. Tanto che l’Ats ha pensato di creare anche le social card insieme alla collaborazione di Silvana Tilocca del servizio promozione della salute, tradotte in otto lingue: aramaico/etiope, inglese, tigrino/eritreo,r usso, arabo, chirghiso e filippino, con l’obiettivo di rivolgersi davvero a tutta la cittadinanza e alle etnie minori.
![]() |
RispondiInoltra
|
- Monica Magro
- News