CAGLIARI. Trovata la toppa per i collegamenti aerei, con il ministero dei Trasporti che approva la procedura d'urgenza per la nuova gara sulla continuità da affidare per sette mesi dopo l'imminente addio (metà ottobre) di Alitalia, c'è da tappare la falla in mare. Tirrenia, senza convenzione, ha abbandonato la tratta Cagliari-Arbatax-Civitavecchia: 230 miglia nautiche, con una durata delle traversate di circa 13 ore in diurna e 15 ore e 30 minuti in notturna. E il sud della Sardegna, per ora, resta senza collegamenti navali. Rotta non redditizia, se non supportata da contributi pubblici: questa la ragione che ha portato alla diserzione delle gare per assegnarla. Ma quanto vale questa tratta?
I dati sono tutti nella relazione stilata dal ministero nel 2020 in vista dei bandi andati a vuoto. Si legge che "il numero delle corse effettuate da Cin si intensifica fra maggio e ottobre. In media sono effettuate 536 corse l’anno, con un incremento di circa il 7% verificatosi nell’ultimo anno (riferimento al 2019, ndr) rispetto al 2016. Ogni mese sono effettuate in media 45 corse, con un aumento a 60 nei mesi di luglio, agosto e settembre. Fra gennaio e marzo, invece, il numero di corse effettuate mensilmente scende a 33". Elevata stagionalità, quindi.
Nel periodo considerato è stato registrato un calo di viaggiatori: "Sulla tratta hanno viaggiato in media, nel quadriennio considerato, circa 186.000 passeggeri, con un andamento decrescente tra il 2016 e il 2019 di circa il 17%"
Ma chi sfruttava la rotta? Dalla relazione si evince che "i passeggeri residenti in Sardegna in media pesano il 50% sul totale, con valori massimi nei mesi di dicembre e gennaio (72%) e valori minimi nei mesi di luglio ed agosto (27%)". Quindi: d'inverno viaggiavano quasi solo sardi. Che, comunque, erano la metà dei passeggeri totali durante l'anno.
E quando lo facevano, i sardi viaggiavano in auto: "La media mensile delle auto è di circa 4.200, con picchi nel mese di agosto (17.600) e livelli minimi nel mese di febbraio (842). Anche in questo caso si mostrano in figura i dati sul trasporto di auto incluse nella categoria residenti, che pesano mediamente il 58% sul totale annuo, con un valore massimo nel mese di dicembre che porta tale percentuale a 80".
Nel complesso, ecco l'andamento: "La dinamica del traffico servito da CIN è contrassegnata da due sottoperiodi: il 2016-18 è caratterizzato da una relativa stabilità di offerta (corse) e di trasportato, con le merci in controtendenza rispetto ai passeggeri e alle auto al seguito. Molto negativa invece la dinamica 2019, con -13% di corse e passeggeri, -26% di auto e -15% di merci. Da sottolineare che la riduzione (pari al 9%) di trasportato sperimentata da Cin può essere imputata alla concorrenza di Grimaldi (che ha coperto la rotta) solo in relazione al traffico merci e non anche a quello passeggeri e auto. Nel 2019, con l’entrata di Grimaldi nel trasporto delle merci, CIN perde una quota sostanziale di tale segmento del servizio".
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