CAGLIARI. Sardegna bianca o gialla da lunedì 6 settembre? Il verdetto si conoscerà già oggi. Non ci sono più indici Rt da calcolare o tassi di incidenza da valutare a ridosso del venerdì, giorno della pubblicazione del monitoraggio della cabina di regia del governo. I parametri, ormai noti, sono quelli legati ai ricoveri (il tasso di nuovi contagi ogni 100mila abitanti è sforato da tempo). E il dato preso in considerazione è quello cristallizzato al martedì precedente al monitoraggio. Oggi, appunto.
Con i sei nuovi ingressi in terapia intensiva di ieri la Sardegna conta il 13% dei posti letto occupati (27 in tutto). Il tetto è fissato al 10. Mentre, sempre bollettino di ieri alla mano, i dieci pazienti in meno in area medica hanno fatto scendere a 227 i letti utilizzati: il 14,2 per cento. Un calo lieve, ma sufficiente a stare sotto la soglia del 15.
Sardegna al limite del giallo, quindi: tutto dipenderà dall'aggiornamento dei dati che arriveranno nel pomeriggio. E, come ha spiegato più volte il commissario Ats Massimo Temussi, la situazione è appesa a variabili molto fluide, con indicatori soggetti a pesanti oscillazioni quotidiane perché nei reparti si registra un continuo turn over. Entrano tanti pazienti, ma altrettanti - soprattutto non gravi - escono nel giro di pochi giorni. Quelli vaccinati, soprattutto.
Ma cosa implicherebbe un passaggio alla zona gialla? Sul piano pratico cambierebbe poco e niente: per come è stata disegnata dal nuovo decreto del governo, si tratterebbe di una bianca con l'obbligo di mascherina anche all'aperto.