CAGLIARI. La Sardegna resta in zona bianca, almeno per un'altra settimana. È ufficiale, lo confermano le anticipazioni dei dati sul monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute all'esame oggi della Cabina di regia. I numeri parlano di 18 regioni/province autonome classificate a “rischio moderato", solo le tre restanti, Lombardia, Veneto e Lazio, sono state classificate a “rischio basso”. Tuttavia l'Isola registra l'incidenza più alta di Italia: il numero dei casi per 100mila abitanti si attesta a 156,4, quindi oltre la soglia. Sono i dati monitorati tra il 16 e il 18 agosto. Restano invece nei limiti previsti i ricoveri ordinari, che si attestano all'11%, e le terapie intensive al 10 %.
Le altre regioni con l'incidenza di casi per 100mila abitanti più alta di Italia sono: Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3.
Per il cambio di fascia i parametri sono i seguenti: la soglia massima è fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per le ospedalizzazioni. Mentre l'incidenza non deve superare la soglia settimanale dei 150 casi ogni 100mila abitanti. In Sardegna preoccupano le terapie intensive che hanno oltrepassato il 10 per cento (QUI LA NOTIZIA), tuttavia in aera medica si è sotto la soglia del 15%. Per questo la Regione resta in zona bianca.
A livello nazionale cala ancora l'indice Rt ma l'incidenza cresce. Il primo indicatore si attesta ad 1,1. La scorsa settimana era ad 1,27. In lieve aumento l'incidenza settimanale, passata da 68 a 69 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il dato giornaliero segna 73,6 contro 73, come attestano i dati di Ministero Salute e Iss che oggi andranno alla cabina di regia. Cresce anche l'occupazione nazionale in area medica e nelle terapie Intensive, 6,2% e 4,9%. In rianimazione si passa da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto). Nei ricoveri ordinari i pazienti passano da 2.880 a 3.472. Il monitoraggio conferma la prevalenza della variante Delta nel Paese.