ROMA. "Il ricorso non evidenzia circostanze che consentano di stabilire se e quale pregiudizio irreparabile potrebbe subire parte ricorrente dal provvedimento impugnato": questo ha scritto il Tar del Lazio nell'ordinanza cautelare che non ha sospeso l'efficacia del green pass, come invece avevano chiesto gli avvocati sardi Francesco Scifo e Linda Corrias. Insomma: non ci sono motivi per bloccare il decreto del governo, hanno stabilito i giudici amministrativi (qui la notizia)
Ma i legali non si arrendono: interpretano le poche righe e annunciano il ricorso al Consiglio di Stato: "Il Tar ha preso atto della importanza delle questioni trattate e della legittimazione ad agire dei ricorrenti e delle centinaia d'intervenuti e di una intera Nazione", sostiene convinto Scifo, "Ha ritenuto la propria giurisdizione e competenza. Nonostante sia evidente l’urgenza di sospendere il green pass il Tribunale ha rimesso, stante la complessità della materia, al giudizio di merito la decisione sulla legittimità del green pass". Vero, ma intanto è efficace.
"Pertanto", aggiunge Scifo, "chiederemo al Consiglio di Stato di pronunciarsi subito sulla sospensione cautelare, che riteniamo improcrastinabile".