GENOVA. Quasi nove ore di ritardo e lunghe code di auto con i passeggeri accampati sotto il sole cocente, in attesa dell'imbarco. Sarebbe dovuta partire da Genova alle 11.30 di stamattina (con un ritardo già accumulato di due ore) la Athara di Tirrenia diretta a Porto Torres. Ma il viaggio per la Sardegna è diventato un'odissea ancor prima della partenza. Delle prime ore di ritardo (due, secondo le comunicazioni) i viaggiatori erano stati in realtà preallertati con un sms. Il motivo: si stava ancora tentando di recuperare il maxi slittamento di oltre 10 ore della partenza di una nave su cui pochi giorni fa erano stati effettuati dei controlli di sicurezza. Anche quella diretta a Porto Torres.
Poi però l'attesa è diventata sempre più lunga. Passano le ore e i passeggeri iniziano a spazientirsi: tra questi, stando ad alcune testimonianze, ci sono anche famiglie con disabili. Dalle foto scattate da un viaggiatore si vedono centinaia di auto in attesa con asciugamani sopra i vetri per ripararsi dal sole e ancora decine di persone accampate nei pochi spazi d'ombra, sull'asfalto, sdraiati. La rabbia è montata quando, nel pomeriggio, ancora non si vedeva l'ombra di un possibile imbarco (iniziato poi intorno alle 18).
All'origine dell'enorme ritardo, spiega Tirrenia, ci sarebbero le difficili condizioni meteomarine di questa notte: per evitare la parte più complicata delle Bocche di Bonifacio la nave di ritorno ha dovuto allungare la rotta di circa 3 ore di navigazione. Da qui il disagio, spiegano. Ma non solo. La Athara viaggiava con tre motori accesi su quattro, perché è ancora sotto sequestro dopo gli ultimi controlli.