ROMA. “Oggi è difficile prevedere se alcune regioni rischiano di finire in zona gialla. Ci sono delle preoccupazioni sull’occupazione dei posti letto ma per ora abbastanza contenute. La settimana prossima potremo sapere qualcosa di più”. Tutt’altro che allarmistica, ma prudente, la posizione del presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro che, nell’illustrare i risultati del monitoraggio della cabina di regia sull’andamento dell’epidemia nelle regioni, allontana lo spettro giallo dalla Sardegna.
È nell’Isola che si registrano i valori peggiori sull’andamento del contagio: incidenza e indice Rt sono i pù alti d’italia, ma il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 4,2%. Il secondo peggiore del Paese, ma comunque lontano dalla soglia del 10% prevista dal decreto per l’imposizione del cambio di colore.
“Gli scenari sono determinati dai nostri comportamenti”, avverte Brusaferro, “perché dobbiamo ricordarci che le ospedalizzazioni hanno una latenza rispetto a come ci comportiamo”. Tradotto: evitare assembramenti oggi per non finire in giallo domani.