CAGLIARI. Ci sono due province della Sardegna che spiccano, non per meriti, nella lista stilata dalla Fondazione Gimbe per i più alti incrementi di casi di Covid. Una è la Città metropolitana di Cagliari, l'altra è il Sud Sardegna. In entrambe i nuovi casi scoperti nella settimana presa in considerazione, quella che va dal 14 al 20 luglio, sono aumentati, e non di poco.
Partiamo da Cagliari: l'incremento dei nuovi contagi registrati in una settimana è al 226,3%. I positivi accertati nel precedente rapporto (tra il 7 e il 13 luglio) erano stati 190, ora invece sono 620, quindi più che triplicati. La provincia del Sud Sardegna non se la cava meglio: i nuovi casi erano 47, sono diventati nell'ultimo aggiornamento 235, con un aumento percentuale del 400%.
C'è poi la solita variazione regionale dei contagi a livello regionale, che nel report è al 212,5%, ancora in peggioramento.
In tutta Italia intanto si registrano "i primi segnali di risalita dei ricoveri e terapie intensive". Un'inversione di tendenza che preoccupa gli esperti della Fondazione Gimbe che hanno diffuso il report. In Sardegna il numero delle ospedalizzazioni invece è ancora decisamente basso. Le variazioni sono minime, le terapie intensive sono passate dallo 0% all'1% e l'occupazione dei reparti in area medica dal 3 al 4%.
Su tutto il territorio nazionale raddoppiano però i casi settimanali di Covid. Rispetto alla precedente si registra un incremento del 115,7% di nuovi casi (19.390 vs 8.989), mentre si confermano ancora in calo i decessi (76 vs 104).
Un dato sui vaccini: quasi la metà dei cittadini tra i 20 e 39 anni non ha ricevuto ancora neanche una dose di vaccino. E in questo momento sono proprio loro quelli che si contagiano di più: non solo feste per gli Europei, ma anche vacanze all'estero in luoghi in cui sono poi spuntati focolai, o ancora matrimoni e assembramenti nei locali.