CAGLIARI. “I contagi purtroppo ripartono e la Sardegna deve intensificare i controlli in particolare nei porti e aeroporti”. Così Alessandra Zedda, vicepresidente della Regione Sardegna all’indomani del dato dell’Unità di crisi che ha preoccupato molti, dal mondo dell’imprenditoria alla sanità, fino ad arrivare alla politica. Centotrentacinque casi in Sardegna non si vedevano da due mesi. E si intravede l’ombra della zona gialla, che sarebbe una mazzata per chi pensava di ripartire proprio ora con i turisti. I mesi di luglio e agosto garantiscono un pienone di presenze, ma si iniziano a fare passi indietro per settembre, le voci circolano, e si teme che l’Isola faccia la fine dello scorso anno, anticipando solo i tempi. Quando, a un passo dall’essere covid free, aveva dovuto fare i conti con i focolai portati da oltre Tirreno.
Era il 28 maggio scorso quando la regione aveva deciso di imporre uno stop ai controlli. In quella data i contagi accertati dell’unità di crisi regionale erano 52, ieri il bollettino ne ha segnato 135. Il numero calcolato ogni 100mila abitanti nell'arco di una settimana è quadruplicato in soli 13 giorni. Allora la variante Delta non c’era, e ha un indice di contagiosità altissimo. È per questo che tornano i controlli sugli arrivi. “La stagione turistica incombe, c’è l’esigenza di una ripartenza a tutto raggio ma con precauzioni e massima attenzione”, dice la Zedda precisando che “non è un liberi tutti, ma bisogna pressare attenzione al green pass e aumentare le vaccinazioni che servono per continuare con l’attività di immunità di gregge”.
Tempi e modalità per i controlli saranno stabiliti da un'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas. Il provvedimento è in fase di elaborazione e potrebbe imporre il possesso del green pass ai viaggiatori, o la richiesta di una certificazione di negatività emersa da un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza. Non è detto che vengano richiesti a tutti i viaggiatori, forse si potrebbe limitare solo ad alcune aree di partenza. I tecnici sono al lavoro. Certo è che ora la Regione non potrà contare sugli uomini della Protezione civile, sono tutti impegnati nella campagna antincendi. Si dovrà appellare al personale ’Ats. E non è dato sapere quanta disponibilità potrà dare l’azienda per la tutela della salute se si considera che la campagna vaccinale è in corso e si vuole raggiungere l’immunità di gregge entro i primi dieci giorni di settembre.
Tempi e modalità per i controlli saranno stabiliti da un'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas. Il provvedimento è in fase di elaborazione e potrebbe imporre il possesso del green pass ai viaggiatori, o la richiesta di una certificazione di negatività emersa da un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza. Non è detto che vengano richiesti a tutti i viaggiatori, forse si potrebbe limitare solo ad alcune aree di partenza. I tecnici sono al lavoro. Certo è che ora la Regione non potrà contare sugli uomini della Protezione civile, sono tutti impegnati nella campagna antincendi. Si dovrà appellare al personale ’Ats. E non è dato sapere quanta disponibilità potrà dare l’azienda per la tutela della salute se si considera che la campagna vaccinale è in corso e si vuole raggiungere l’immunità di gregge entro i primi dieci giorni di settembre.
- Monica Magro
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