CAGLIARI. In Sardegna l'incidenza dei contagi è più che raddoppiata in sette giorni. Ma ci sono stati solo tre ricoveri in più (che risultano dall'ultimo bollettino) e nessun decesso. L'epidemia quindi ha ripreso un po' di forza, anche se - per il momento - non ha un impatto sanitario pesante. La preoccupazione riguarda la fascia di popolazione scoperta: nell'Isola sono circa 105mila gli over sessanta che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino. E con l'ulteriore circolazione virale, legata alla diffusione della variante Delta che sta diventando ormai prevalente, potrebbero essere loro i soggetti maggiormente colpiti.

I numeri, per capire. Il 3 luglio l'incidenza (il numero dei nuovi contagi registrati in 7 giorni su una popolazione di 100.000) si attestava a 5,4. Allora i bollettini parlavano di un numero di positività quotidiane che stava sotto il dieci. Tra ieri e oggi i nuovi contagiati sono risultati quasi 10o, con un importante incremento nella città metropolitana di Cagliari. E l'incidenza è salita a 12,4 (settimo dato più alto d'Italia). E nel Cagliaritano addirittura a 21,4.

Un dato che resta ben lontano dalla soglia di allarme che porterebbe, per decreto, all'introduzione di restrizioni (incidenza a 50 e scatta la zona gialla), ma l'indice Rt sopra l'1 (a 1.09 secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss) dovrebbe imporre prudenza. Non foss'altro per la "cecità" dei meccanismi governativi: il superamento delle soglie, legate solo al numero dei contagi, fa scattare automaticamente le misure anticontagio, a prescindere dal numero di ospedalizzazioni.
