CAGLIARI. La libera circolazione tra Regioni e il Green pass hanno fatto rinascere il turismo in Sardegna. Lo certificano i numeri dell’aeroporto di Cagliari, che indicano che a giugno tra arrivi e partenze sono stati più di 261mila i passeggeri che hanno transitato nello scalo sardo: non se ne vedevano così tanti da due anni, il dato è perfettamente in linea con quello del 2019. Si ritorna quindi agli stessi numeri pre-pandemia, complici le vaccinazioni e di certo anche la voglia di tanti cittadini di riassaporare un po’ di libertà e di ritornare a viaggiare come prima. Il traffico passeggeri è cresciuto in maniera esponenziale, sia sulle rotte nazionali che su quelle internazionali.
E qui la domanda sorge spontanea: gli arrivi incontrollati, per tutto il mese di giugno, in Sardegna hanno avuto conseguenze sull’andamento dell’epidemia? Per ora i dati sono rassicuranti. Siamo al 5 luglio e gli ultimi bollettini registrano la presenza quotidiana di un massimo di 20-25 casi di Covid, che oggi, ad esempio, sono riscesi a 9. La variante Delta è arrivata anche nell’Isola, ma nonostante le prime preoccupazioni per il focolaio della troupe Disney, il contagio è rimasto contenuto e fortunatamente si è evitato il peggio.
C’è poi un altro dato da tenere in considerazione: con l’aumento del numero di vaccinati scende anche la possibilità di contagiarsi e ancor di più quella di sviluppare i sintomi della malattia, qualora si entrasse a contatto con il virus. E questo è il motivo per cui anche il premier inglese Boris Johnson si prepara a riaprire tutto in Gran Bretagna: perché nonostante i contagi siano risaliti e ci siano nuovi picchi di positivi, i ricoveri - che rappresentano ovviamente la preoccupazione maggiore - sono rimasti invece stabili.
In Sardegna, ad esempio, sono rimasti poco più di trenta ricoverati per Covid e il calo è continuo: nell’ultimo aggiornamento si registrano altri 9 posti letto liberati in area medica e nessun nuovo decesso. Un solo paziente è in terapia intensiva.