CAGLIARI. Vietato ammalarsi e farsi male nelle località turistiche della Sardegna. Le guardie mediche non ci sono, i camici bianchi restano a casa e l'estate è un po' meno sicura. Lo scorso anno il servizio era partito il 1 luglio. Oggi, lunedì 5 luglio, non c’è una data di avvio certa. Qualche sindaco dei territori interessati dice che dovrebbe partire il 15 luglio, e se così fosse, si conterebbero due settimane di ritardo. Quattordici giorni durante i quali i flussi turistici sicuramente aumenteranno.
L’Ats nel 2020 aveva attivato 45 guardie mediche turistiche sul territorio regionale di cui 8 nella Assl di Cagliari. Ma non è detto che i numeri vengano confermati. I posti sono stati messi a bando, ma c'è il rischio che non vengano coperti tutti. Per adesso quindi, l’assistenza sanitaria a chi non risiede nelle località balneari, non è garantita. Gli ambulatori rimangono al palo, e spesso abbandonati. E per gli amministratori locali dei territori che vivono soprattutto di turismo, è un problema, come racconta il sindaco di Villaputzu Sandro Porcu.