CARBONIA. Un semaforo rosso non rispettato. Potrebbe essere questa la causa del terribile incidente, avvenuto a Carbonia nella notte tra sabato e domenica, costato la vita a Beatrice Arru, 16 anni, studentessa dell'istituto professionale della città mineraria. Ma al momento è solo un'ipotesi: i carabinieri del Radiomobile sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica del terribile schianto.
Erano da poco passate le quattro. La Opel Corsa sulla quale viaggiava la ragazza, guidata da Alessio Farci, 18 anni di Sant'Anna Arresi - ora indagato per omicidio stradale - arrivava da via Gramsci quando è andata a scontrarsi contro una Ford guidata da un trentasettenne. L'incrocio era regolato dal semaforo. L'auto con a bordo i due ragazzi - c'erano anche altri due minorenni, rimasti feriti in modo non grave - è prima andata a finire su un palo per poi schiantarsi contro la vetrina di un'agenzia funebre e prendere fuoco. Beatrice è rimasta bloccata all'interno del veicolo in fiamme. Per lei è stato inutile ogni soccorso. Un incidente che ha sconvolto Carbonia e deve ancora essere ricostruito.