CAGLIARI. Gli operai dell'Erallumina ancora una volta sotto un palazzo della Regione. Oggi ai piedi di quello di viale Trento. A capo della protesta, ancora, il rappresentante Rsu Antonello Pirotto. Dopo otto anni di cassa integrazione adesso gli ex lavoratori dell'industria di Portoscuso chiedono che venga dato il via libera a una centrale a carbone a due passi dalle case per far ripartire gli impianti. Il procedimento autorizzatorio è in piedi da oltre 1000 giorni, loro chiedono la definizione entro un anno. Mentre resta ancora aperta la difficile questione dei bacini dei fanghi rossi, già sequestrati dalla Procura nell'ambito di un'inchiesta sull'inquinamento devastante del territorio: qui sono finiti per decenni gli scarti di lavorazione dell'industria. Il futuro (eventuale) di Eurallumina è tutto da vedere.