CAGLIARI. Sono 13.264, circa 600 in più rispetto all'anno scorso. Distanti due metri dalla commissione, dovranno indossare la mascherina e affrontare la prova, unica: il maxi orale. I diplomandi sardi vanno all'esame di Maturità, il secondo dell'era Covid. In presenza, ma rivoluzionati rispetto al metodo tradizionale, fatto di due scritti e un orale. E non è detto che nel 2022, quando si ipotizza un ritorno alla normalità, si torni alle vecchie abitudini.
A Cagliari si presenterà davanti alle commissioni il numero più alto di candidati: 5.918 interni e 141 esterni. Poi Sassari con 4.217 interni e 139 studenti esterni. Terzo posto Nuoro con 1.675 candidati (zero esterni). E Oristano con 1.143 più trentuno esterni.
La prova è un colloqui rinforzato, chiamato "maxi orale" che durerà al massimo un'ora: verterà sull'elaborato assegnato al singolo studente dal consiglio di classe, preparato entro il 31 maggio. La seconda parte del colloquio sarà incentrata sull'esame di un testo di italiano studiato durante l'anno. Poi una parte dedicata alle "competenze trasversali" educazione civica compresa. Un colloquio che arriva alla fine di un anno per la gran parte trascorso in Dad, davanti a un pc, per chi aveva una buona connessione.
Il voto finale? Per il 60 per cento peserà il credito scolastico. Con l'orale verranno assegnati massimo 40 punti. Ma la commissione può decidere di integrare con 5 punti extra, il voto più alto resta 100. Ed è possibile la lode.