CAGLIARI. L'Autorità portuale del mare della Sardegna esce dalle caselle sulle quali si giocherà l'eventuale gioco di incastri legato al rimpasto della giunta regionale: il presidente della Regione Christian Solinas ieri, 8 giugno, ha inviato una missiva al ministro dei Trasporti Enrico Giovannini - competente sulla nomina - con la quale conferma l'intesa sull'attuale presidente, Massimo Deiana. Il docente di diritto della Navigazione, già assessore ai Trasporti della Giunta di Francesco Pigliaru e di area Pd, quindi andrebbe verso la conferma alla guida dell'ente che governa gli scali sardi, con la benedizione di Solinas.
E con buona pace della Lega, che puntava al pezzo. Il ricambio della squadra di governo della Sardegna è chiesto, con insistenza, dal leader dell'Udc Giorgio Oppi, che forte di sette consiglieri ora chiede un assessorato in più rispetto all'unico, quello alla Cultura, retto da Andrea Biancareddu. Per fare spazio allo scudocrociato quindi qualche alleato deve rinunciare a un assessorato. Tre sono in mano al Carroccio (Sanità, Affari generali e Trasporti) che, per bocca del coordinatore Eugenio Zoffili, ha fatto sapere che la truppa salviniana deve considerarsi blindata. Così era stata prospettata l'ipotesi di un dirottamento verso l'autorità portuale. Ma la comunicazione di Solinas al ministero sembra sbarrare al Carroccio la strada verso via Roma, lato banchina.
ùResta aperta l'ipotesi che siano i sardisti a rinunciare a un loro pezzo in giunta, dando così la stura a una sorta di gioco del 15 che libererebbe lo spazio dell'Ambiente, ora detenuto da Fratelli d'Italia con Gianni Lampis, in favore dell'Udc. Che nel frattempo, ha messo nel mirino, con un calibro di siluri sempre più pesante, il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi. Finito, intanto, anche sotto accusa da parte della Lega, che lo ha accusato, parole Pierluigi Saiu, di voler mettere mano alla sanità nuorese senza confrontarsi con il territorio.