OROTELLI. Ucciso per dissidi sulla gestione dei terreni di Su Filighe, nelle campagne di Orotelli, dove è stato trovato senza vita: questo il movente dell'omicidio di Esperino Giobbe, allevatore di 72 anni. In manette, ritenuto responsabile del delitto, questa mattina all'alba è finito il nipote di 40 anni, Gian Michele Giobbe.
Era il pomeriggio del 17 ottobre 2020 quando il cadavere venne rinvenuto nel cortile della sua azienda, ubicato in località Su Filighe. Sul posto erano subito arrivati i carabinieri di Ottana e poco dopo quelli del comando provinciale di Nuoro.
Dai rilievi tecnici e dal risultato dell’esame autoptico disposto dal Pm che ha coordinato le attività di indagine venne accertato che la morte non era dovuta a cause naturali o accidentali ma, al contrario, che si trattava d'omicidio con l'utilizzo di uno o più corpi contundenti, utilizzati per colpire più volte la vittima. La dinamica è stata poi confermata anche dai tecnici del Ris carabinieri di Roma, incaricati di eseguire l’esame dei luoghi mediante la c.d. “B.P.A.” (analisi delle tracce ematiche).
L’attenzione degli inquirenti e degli investigatori si è focalizzata alla cerchia dei parenti per il possesso dei terreni. Così erano state eseguite alcune perquisizioni nel corso delle quali sono stati sequestrati indumenti in uso ai famigliari della vittima, che sono poi stati sottoposti all'analisi del “luminol” (un test generico per la rilevazione di sangue) e successivamente trasmessi al Ris di Cagliari per accertamenti biomolecolari.
E tracce del sangue di Esperino Giobbe sono state trovate sulla tomaia di uno stivaletto sequestrato a Gian Michele. Ulteriori accertamenti sono stati svolti per verificare che la presenza della traccia ematica non fosse giustificabile se non con la partecipazione di Giobbe Gian Michele alle fasi esecutive dell’omicidio.