ASSEMINI. Il suo nome era subito finito nel registro degli indagati per la scomparsa di sua moglie, Giovanna Piras, che aveva fatto perdere le sue tracce il 13 gennaio 2014 e il cui cadavere è stato rinvenuto questa mattina dai Carabinieri. Da allora Giorgio Garau, che già aveva subito il trauma della perdita del figlio Simone, subacqueo morto nelle acque di Capo Ferrato nel luglio 2010, non aveva più avuto una vita semplice.
Venne inizialmente accusato di omicidio colposo, dopo aver aver affermato che la moglie era tornata a casa dopo due settimane, “a bere latte e fumare sigarette”, circostanza che non venne mai chiarita. Di fatto, la posizione dell’uomo venne definitivamente archiviata nel settembre dell’anno successivo dal pubblico ministero Emanuele Secci.