SAN SPERATE. Niente visite ordinarie, solo urgenze nell'ambulatorio pediatrico del dottor Luigi Satta a San Sperate. Il cartello campeggia sulla vetrata. Riporta anche le motivazioni dello "sciopero": "Protesta contro l'obbligo vaccinale e sperimentazione sui bambini". Qualcuno ha scattato una foto, che ha fatto il giro d'Italia: "E penso che ci saranno conseguenze anche a livello ordinistico", spiega il pediatra, contattato.
Alla richiesta di spiegazioni rispetto a quel messaggio, che sembra lanciato da un no vax qualunque, Satta risponde così: "I miei bambini sono tutti vaccinati", specifica, "ma questi contro il Covid non sono vaccini. Non è stato seguito il protocollo ordinario. E io, da libero cittadino, devo essere libero di scegliere come difendermi dalle malattie. Sono contro l'obbligo per il personale medico, che si vuole introdurre". E il riferimento alla sperimentazione sui bambini? "La stanno portando avanti in certo ospedali del Milanese", aggiunge Satta, "e non è accettabile. Non deve funzionare così".
Il cartello compare proprio quando in tutto il Paese - in tutto il pianeta, in effetti - si sta accelerando con la compagna vaccinale. Con un occhio, magari, all'Inghilterra, dove la mortalità per Covid è crollata dopo una somministrazione massiva: "La riduzione potrebbe essere legata al vaccino", ammette il pediatra, "ma io sulle morti per Covid ci andrei cauto: chi è morto è morto con Covid, non necessariamente per Covid. Il 90% dei tamponi poteva essere sbagliato".
Cioè, un'affermazione che sembra pronunciata durante la primissima fase dell'epidemia, quando si cercava di sminuire la pericolosità del virus: "Il virus c'era e c'è", sottolinea il medico Satta, "ma al vaccino si ricorre quando non esistono cure per una malattia. In questo caso le cure ci sono, anche se non lo si vuole far credere. La questione è complessa". Molto.