CAGLIARI. L'ordinanza che ha sancito il passaggio della Val D'Aosta in arancione, dopo una sola settimana di rossa, non risolve il "mistero": perché la Sardegna non è potuta passare in gialla, nonostante da tre settimane abbia valori per quella fascia di rischio, l'Rt più basso d'Italia a 0,74 e un'incidenza di nuovi contagi settimanali a 58, secondo valore più basso tra tutte le regioni?

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza valdostana. Si fa riferimento al decreto che governa l'assegnazione dei colori: "In caso di permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive" si prevede l'applicazione "per un ulteriore periodo di 14 giorni delle misure relative allo scenario immediatamente inferiore". Nella regione interessata la settimana scorsa si erano registrati più di 250 nuovi contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di sette giorni. Il nuovo monitoraggio ha stabilito che l'incidenza è scesa a 189 (valore massimo in Italia). In più il rischio è stato certificato come "basso". Ed ecco che il ministro dà il via libera alla riduzione delle restrizioni.

Per la Sardegna non è stato fatto lo stesso ragionamento. L'ordinanza entrata in vigore il 3 maggio, quando l'Isola aveva già da due settimane valori da zona gialla, ha una vigenza di due settimane. Come quella per la rossa Val d'Aosta. Non sono stati concessi sconti, anche se il provvedimento faceva salve "ulteriori riclassificazioni". Che non sono arrivate.
Da Roma trapelano indiscrezioni: la decisione sarebbe stata assunta perché nell'Isola ci sarebbero ancora troppi focolai. Ma le tabelle della cabina di monitoraggio non li ha certificati in aumento. Anzi: sono un calo.
Una beffa che appare più pesante se si pensa che il tasso di incidenza delle nuove positività settimanali in Sardegna è a 58 (a 50 si inizia a parlare di zona bianca) e, se si guarda al dato territoriale, il quadro è ancora più confortante: Oristano è a 91 (la provincia messa peggio), Sassari a 59, Cagliari a 58, Nuoro a 57 e il Sud Sardegna addirittura a 42. Un dato ancora più beffardo? La provincia di Prato è a 215: sta in zona gialla.