ROMA. Un anno fa l’Italia intera era in lockdown. Non esistevano le zone colorate, ma un’unica zona rossa estesa a tutto il territorio nazionale. Stavamo meglio allora oppure adesso? I vaccini ancora non c’erano e le misure di precauzione contro il Covid erano molto più drastiche rispetto alle attuali. Oggi la Sardegna è l’unica zona rossa e molte regioni sono passate ieri in fascia gialla. Lo scorso anno, invece, il 18 maggio del 2020 scadevano i 70 giorni di lockdown nazionali.
Nel frattempo, i numeri alla mano ad oggi sono molto peggio rispetto a quelli che determinarono la fine delle chiusure nazionali lo scorso anno.
Partiamo dalla Sardegna: “Il 23 aprile 2020 si registrano ‘ben’ sette contagi nell’isola”, sono i dati diffusi dalla Protezione civile. A distanza di un anno dal lockdown - invece - il 23 aprile 2021 nell’isola ci sono stati 267 casi di coronavirus. I pazienti ricoverati in ospedale erano in tutto 110, contro i 368 di quest'anno, di cui 20 in terapia intensiva, nel 2020, contro i 52 dell'anno in corso.
Non migliore la situazione sul piano nazionale. Il 23 aprile 2020 si contavano “soltanto” 451 nuovi contagi in tutta Italia contro i 14.761 di quest’anno nello stesso giorno. I morti nel 2020 erano 99, quest’anno 342. I ricoverati in terapia intensiva erano 749 contro 2.929, quelli nei reparti ordinari 10.207 anziché 21.440. I casi attivi risultavano 66.553 contro 465.543.
Tuttavia, occorre precisare che lo scorso anno la capacità di effettuare tamponi non era paragonabile a quella attuale. Quindi sia a livello nazionale che regionale probabilmente il numero dei positivi avrebbe potuto essere diverso.