CAGLIARI. Due aprile, ieri: in Sardegna sono state somministrate 9.122 dosi di vaccino. Il giorno prima, giovedì 1, erano state 8.607. Il 31 marzo 9.101. Il trend delle inoculazioni è salito, nell'Isola: nelle giornate precedenti, a parte un'impennata il 25 marzo con 8.224, la media era di 5-6 mila dosi al giorno. Ma non basta.
La regione resta penultima nella classifica nazionale. Lo dicono i dati del governo, aggiornato alle 6 del mattino di oggi, 3 aprile: 256.749 il totale delle dosi, l'82,5% rispetto alle 311.270 consegnate. La media nazionale è l'87,7%. Più indietro c'è solo la Calabria, con il 79,3%.
La scossa c'è stata, dopo la visita del generale Figliuolo, commissario governativo per l'emergenza Covid. Ma la macchina deve ancora assestarsi sul nuovo regime. E se la benzina (i vaccini) per ora c'è, serve chi la fa marciare (i somministratori). All'appello, per raggiungere le 17mila dosi al giorno, obiettivo prefissato per fine aprile (12mila quello di metà aprile), mancano 220 operatori armati regolarmente di siringhe.
Ancora non è operativo l'accordo con i medici di medicina generale: dovrebbero essere schierati sul campo dopo Pasqua. Quando nell'Isola sono attesi anche venti operatori militari, tra infermieri e medici.
Martedì, dopo Pasquetta, dovrebbe essere attivato anche l'hub vaccinale di Quartu, allestito sul campo del palazzetto dello sport: nel pieno dell'attività, sul modello del polo della Fiera di Cagliari, dovrebbe garantire 1200 somministrazioni al giorno.
- Redazione
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