CAGLIARI. Certificati di positività al Covid, referti di esami, prenotazioni di visite di ogni tipo, attestati di qualità, documenti economici e sanitari. È una mole impressionante di dati sensibili quella che un attacco hacker ha portato via dai sistemi informatici del laboratorio analisi Valdès di via Gianturco a Cagliari. Un colpo messo a segno lo scorso 6 febbraio da parte dei pirati informatici che appartengono al gruppo Ragnar0k, già protagonista di attacchi contro aziende come la MEDICAIR ITALIA SRL (Chemical Wholesalers Industry), SEMANTICA SRL, EURAPO SRL, MORESCHI SPA. Sui loro server sono stati trasferiti nomi, cognomi, patologie e segreti sanitari di un numero imprecisato di clienti che nei mesi scorsi si sono rivolti al noto laboratorio cagliaritano. Per la loro restituzione è stato chiesto un riscatto, pena la perdita di tutti i dati e la pubblicazione online. E addio privacy.
I vertici dello studio di via Gianturco hanno deciso di non cedere al ricatto e si sono immediatamente rivolti alla polizia postale. Oltre che, fa sapere il titolare, Enrico Valdès, inviare una comunicazione al garante della privacy. Non è chiaro se i clienti abbiano ricevuto una comunicazione ufficiale. Intanto tra gli esperti di informatica, hacker bianchi e neri, circolano i documenti che sono stati rubati. E si trova di tutto: risultati delle analisi, eventuali patologie riscontrate. Un patrimonio di dati, per chi li sa usare, che sempre più spesso, in periodo di pandemia, attira le menti criminali della rete.
Gli addetti alla sicurezza informatica del laboratorio hanno subito adottato le contromisure per arginare i danni dell'attacco informatico, fanno sapere da via Gianturco. E tutte le cartelle che costituivano il bottino degli hacker è stato recuperato. Il messaggio del titolare del laboratorio, vittima di questo attacco che sembra uscito da un film, è: "Non accettate i ricatti, denunciate subito". Ora nel laboratorio Valdès è tornato tutto alla normalità.