CAGLIARI. La regione è al lavoro per predisporre un piano di controllo degli ingressi che potrebbe passare attraverso un certificato di negatività e quello che attesta l'avvenuta vaccinazione per potere entrare in Sardegna, con controlli in porti e aeroporti. L'annuncio è del presidente della Regione Christian Solinas, che guarda agli attuali dati del contagio e anche a ciò che è successo l'anno scorso. L'Isola a giugno del 2020 aveva solo 10 positivi. Villa devoto aveva proposto il passaporto sanitario ma il governo l'aveva bocciato. Così a settembre i contagi erano ripartiti, con forza e l'onda non si è ancora arrestata. Ora, mentre i virologi e il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi invocano un lockdown duro per abbattere la circolazione delle varianti del virus, la Sardegna vive un periodo di arretramento dell'epidemia e, soprattutto, come isola è rimasta finora indenne dalle pericolose varianti. E ci vorrebbe restare. Ma bisogna fare i conti con il turismo: la stagione deve essere programmata. Ora. E gli albergatori vedono già bruciati i mesi di aprile e maggio. paolo manca, presidente di Federalberghi, si dice già scettico sull'adozione di misure solo sarde.