QUARTU. Lo aveva fatto entrare in casa. Poi all'improvviso era partito: pugni in faccia, schiaffi, calci. Con la sua vittima stretta in un angolo, sanguinante, che lo implorava di smettere. Una violenta scena andata avanti a lungo, per oltre 30 minuti, per la gran parte ripresa in un video che ha circolato con migliaia di condivisioni nelle chat di whatsapp e Telegram. Ora c'è la svolta giudiziaria: gli agenti del commissariato di Quartu hanno arrestato il responsabile del pestaggio. Si tratta di un trentenne, per il quale è stato emesso un ordine di custodia in carcere con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni e spaccio di sostanze di stupefacenti.
I fatti risalgono a un anno fa. La giovane vittima delle botte è entrata e si è trovata davanti il suo aguzzino. Che lo ha massacrato di botte per un debito di 50 euro, contratto probabilmente per l’acquisto di sostanza stupefacente. Il ragazzo era stato costretto con la forza a non uscire, fino a che non avesse trovato il denaro.
Mentre il trentenne picchiava, un amico riprendeva tutto: è anche lui indagato. Proprio grazie a quelle immagini (pubblichiamo solo un frame) gli investigatori sono risaliti al responsabile: era già stato arrestato, per altri reati, e quando si è reso responsabile dell'aggressione era fuori in prova.